Hai letto le tartarughe?

Condividere emozioni è uno dei motivi per cui scrivo. Quello che mi ero dimenticato è quanto sia emozionante ascoltare e leggere le parole dei lettori.

Hai letto “Le tartarughe tornano sempre” e hai voglia di raccontarmi cosa ne pensi?

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“Stavo per comprare un altro libro quando il suo cattura la mia attenzione, lo compro, lo leggo. È stato come ballare ininterrottamente. Grazie per avermi fatto vivere leggendo!”

Giulia

Bellissimo, magico, scritto benissimo, profondità d’animo, amore vero e indimenticabile, inizi a leggerlo e non puoi smettere, quando finisce ti porti con te Giulia e Salvatore, un capolavoro. Da non perdere.

Dunia

“Ho molto apprezzato il romanzo. Lo farò leggere ai miei alunni durante le vacanze estive così avranno modo di essere a Lampedusa con la fantasia e di conoscere il dramma umanitario da troppi anni presente in quella meravigliosa isola.”

Grazia

“L’ho letto in quattro ore, di notte. Non potevo staccarmi dalle pagine, volevo sapere cosa sarebbe successo. C’ero io nella storia, ho vissuto insieme a Salvatore, ho sognato, fatto il tifo, mi sono indignato. Sono tornato giovane e le tartarughe sono tornate anche a casa mia. Il suo libro è diventato uno dei miei preferiti di sempre. Grazie e complimenti.”

Stefano

“Il suo libro è speciale. Mia figlia lo ha preso a scuola e la lettura l’ha coinvolta ed emozionata tantissimo, poi l’ho letto anche io e ho pianto e condiviso molte cose. Secondo me è un libro che rimarrà a lungo nelle letture scolastiche, ed è speciale perché riesce ad essere trasversale, ad emozionare me che ho cinquant’anni come mia figlia che ne ha 15.”

Paola

“In questi giorni, proprio in questi giorni, ho letto il suo ultimo romanzo. Volevo dirle grazie. Leggere questa storia, così intensa e sincera, ha reso felice anche me. Quindi grazie, con tutto il cuore.”

Daniela

“Sono rimasta davvero affascinata da Le tartarughe tornano sempre. L’ho ingurgitato in sole tre sere. E’ un libro così emozionante, ho pianto alla fine del primo e del secondo capitolo e sono stata piacevolmente assalita da pelle d’oca una decina di volte circa, qua e là, lungo tutta la lettura. Ogni concetto è tridimensionale, sembra uscire dalle pagine e figurarsi davanti agli occhi.”

Sara

“Ci sono romanzi magici, altra definizione non trovo. Non puoi rifiutarti di acquistarli, sei costretto a seguire un grido, un’urgenza, anche se non sai esattamente da dove proviene. Le tartarughe tornano sempre appartiene, almeno per quanto mi riguarda, a questa categoria.”

Alessandro

“Una prova convincente per uno scrittore che sa osservare la realtà e sa raccontarla senza finzioni e senza nascondersi dietro le parole, toccando invece le corde delle emozioni più autentiche, quelle della speranza e della paura.”

Antonio

“Consigliata da un’amica, ho letto Le tartarughe tornano sempre  tutto d’un fiato. Mi sono commossa, mi sono schierata con Salvatore e con Giulia, e arrivata alla fine avrei voluto che la storia continuasse ancora un po’, che non mi abbandonasse così in fretta. Anche se in realtà i personaggi di questa splendida storia sono ancora con me.”

Frida

“Un romanzo bisogna dire sapiente, arso come la terra che racconta, irto di sentimenti puri, selvatici, fatti di poche parole e di lunghi silenzi. Una storia d’amore difficile e densa di avversità, che ricerca se stessa fino a ritrovarsi finalmente in una specie di necessità.”

Giulia

“Che dire di Giulia e Salvatore? Non sono personaggi che si dimenticano tanto facilmente. Con i loro mondi tanto diversi e tanto distanti hanno dimostrato che nonostante tutto è difficile spezzare un legame fatto di tanti piccoli gesti che spesso, in una città caotica come Milano, si perdono. Bello, bello, bello. Emozionante, toccante, indimenticabile.”

Chiara

“Le parole di Enzo Gianmaria Napolillo scritte bianco su nero risaltano i veri valori della vita.”

Laura

 

Un’opera d’arte….non ho altro modo di definirlo. É commovente, forte ed emozionante….i sentimenti piú forti e duraturi messi a dura prova dalla lotta per la sopravvivenza, dalla sofferenza e dalla paura danno alla storia e ai personaggi una profonditá assoluta. É un romanzo meraviglioso

Anna

Volevo farle i complimenti per il libro. Ho appena finito di leggerlo e devo dire che mi ha conquistato per le sue emozioni che trasmette e il modo di trattare un argomento delicato come quello dei profughi attraverso gli occhi di Giulia e Salvatore .In una societa’ che ormai ha perso i veri valori della vita , l’altruismo e la generosita’ dei personaggi del romanzo fanno pensare che c’è ancora una speranza per lasciare dietro di noi un mondo migliore. Al prossimo libro ………….una piacevole scoperta.

Nicola

Il suo è un libro come pochi e a renderlo tale contribuisce il suo modo di scrivere limpido, curioso ,che costringe alla riflessione. spero che ce ne saranno molti altri…

Federica

Mi sono innamorata del tuo libro per la delicata intensità con cui racconti la storia degli sbarchi e la storia di Salvatore e Giulia. Bravo!

Ida

Ho terminato ieri sera la lettura del tuo romanzo. Mi ha commosso, molto. La Storia intrecciata di due ragazzi che non hanno paura, un dramma e un dolore che si trasformano in vita. Grazie per averlo scritto.

Chiara

“Un libro che racconta una storia in cui ritrovi te stesso, un libro che tira fuori te stesso e lacrime interminabili. Non si è mai troppo lontani da non ritrovarsi. Le parole arriveranno ovunque. “Ritrovarsi è semplicemente trovarsi come si è sempre stati.””

Annalisa

 

13 pensieri su “Hai letto le tartarughe?

  1. Ho appena finito di leggere “Le tartarughe tornano sempre”. Un libro che ho scelto per il titolo, per la copertina, perché mi ha catturato da una libreria Arion dove sapevo che non avrei avuto lo sconto Feltrinelli che pur era a pochi metri… Avevo capito che avrei letto di migranti e nel mio futuro c’è il ritorno in un’isola del Mediterraneo che appartiene alla mia vita. Pagina dopo pagina, mi ha commosso sempre di più, mi ha tenuto avvinghiato alle parole ed alle descrizioni che si sviluppavano come fotografie nella mia mente. Ha toccato le politiche, l’accoglienza, l’arroganza e l’ignoranza che ci contraddistinguono quasi come una poesia, tutto era fluido, scorreva, galleggiava in questo mare di emozioni e di dolore e dipingeva l’italia e gli italiani uno ad uno; gli stranieri, il dolore, le guerre e i sacrifici me li ha sbattuti violenti davanti e più volte ha fatto si che mi chiedessi perché non fossi andato ad offrire una mia mano di aiuto o di conforto.
    Dovrebbe essere proposto nelle scuole e presentato ai giovani. Perché capiscano.
    Grazie!
    Leonardo Guarnieri

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  2. pubblicato sulla homepage da Streghetta (8 aprile 2015 ore 18.30)

    Come spesso dico sempre non sono io a scegliere i libri, ma sono loro a scegliere me. Colpita dalla copertina l’ho acquistato senza alcuna ombra di dubbio, consapevole del fatto che mi sarebbe piaciuto. Quando poi ho letto la trama sono rimasta di stucco. Sì perchè l’autore racconta di cose a me note, non solo viste in tv e che riportano alla mia mente i volti di tutte quelle persone che hanno fatto ingresso in uno dei tanti centri di accoglienza di Milano, dove per un anno ho fatto la volontaria. Per me questo libro rappresenta una congiunzione tra la Sicilia e la Lombardia, tra Lampedusa, dove gli immigrati ricevono subito una prima assistenza e Milano dove permangono fino a quando non trovano un passaggio per il nord Europa.
    Che dire di Giulia e Salvatore? Non sono personaggi che si dimenticano tanto facilmente. Con i loro mondi tanto diversi e tanto distanti hanno dimostrato che nonostante tutto è difficile spezzare un legame fatto di tanti piccoli gesti che spesso, in una città caotica come Milano, si perdono.
    C’è l’isola, che non viene mai chiamata con il suo nome, ma sempre l’isola. C’è il suo mare azzurro, le sue spiagge, la natura ancora incontaminata e la voglia di andarci c’è tutta.
    Ci sono anche loro, gli isolani che improvvisamente vedono stravolta la loro vita da tutte queste persone che arrivano da paesi diversi, che parlano lingue differenti e che, senza volerlo, portano un bel po’ di movimento ad uno stile di vita fatto di lenti ritmi quotidiani. Nonostante tutto però la solidarietà regna sovrana perchè queste persone sanno benissimo di essere una porta di ingresso, il primo approdo possibile da chi scappa dalla guerra.
    Come viene scritto nel libro “Giulia e Salvatore ora ne sono sicuri. L’isola è di chi rimane e di chi arriva. Non di chi se e va. Non di chi dimentica.”
    Spero di tutto cuore che questo libro venga letto dal maggior numero di persone possibili affinchè il nome di quest’isola non cada nel dimenticatoio.

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  3. Gentile Enzo,
    ho letto il suo romanzo “Le tartarughe tornano sempre” su consiglio di un amico. Un lettore forte che raramente si sbilancia nell’indirizzarmi su di un libro in particolare. Questa volta mi ha detto: prendilo, ti piacerà.
    Ero molto curioso di vedere come lei era riuscito ad unire la storia di amore tra Salvatore e Giulia e il dramma deli sbarchi. Devo dire che ci è riuscito senza retorica, né cadendo in facili pietismi. La storia fa riflettere, commuove, ci fa sentire il vento dell’isola, l’attesa dei due ragazzi, la voglia di fare qualcosa, di accogliere, capire.
    Il suo stile è fresco, preciso, tiene con sicurezza in mano gli eventi, non è invadente, ma delicato.
    Sono stato spesso deluso dai nuovi autori italiani, ma in nel suo caso la fascetta del sole 24 ore che dice: ‘un vero nuovo scrittore italiano’ è meritata.
    Le faccio i miei complimenti, raccomanderò e regalerò il suo libro agli amici.
    Cordialmente,
    Paolo Onofri

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  4. ore 24.15 – Caro Enzo, ho appena finito di leggere le tartarughe; oggi ho trascorso tutta la giornata in spiaggia, in una piccola caletta di una bellezza commovente della mia isola con mia moglie e i miei bimbi, ed al ritorno ho trovato il tuo libro su una mensola e ho deciso di leggerne, con un po’ di scetticismo, qualche pagina..sono caduto, invischiato e poi travolto, dentro l’acqua di emozioni represse da anni per uscirne adesso commosso e un po’ incrinato nelle mie fragili certezze di 40enne…sei riuscito a riportarmi a quando tutto era possibile& un frammento di una canzone o il vento sugli scogli potevano commuovermi senza nessun motivo apparente, più che per il tema sociale ti dico grazie per la vena costante di malinconia, per la voglia e la forza di restare nel momento e proprio fino in fondo, per il miracolo di non cedere alla routine, al cinismo, all’abbandono dei sogni e delle emozioni che bruciano…a quando una presentazione in Sardegna? un caro saluto

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  5. Ho appena finito il libro, semplicemente un capolavoro, l’ho divorato in un giorno e mezzo, erano anni che un romanzo non mi entrava così profondamente sotto la cute. Bravo, bravo, bravo, la storia è meravigliosa ma ancora di più è magnifica la tua scrittura. Non smettere mai di regalarci le tue frasi, scrivi, scrivi e scrivi ancora, io sarò per sempre un tuo lettore fedele.
    Grazie di cuore.

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  6. Grazie per questo libro… grazie perchè parla di realtà, di fatica quotidiana, di crescita… ma soprattutto ricorda che abbiamo sempre la fortuna e la responsabilità di poter scegliere chi vogliamo essere.

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  7. Storia intensa, scritta delicatamente. Giulia e Salvatore ti entrano dentro e con loro vivi ogni istante, un libro che divori, riga dopo riga, parola dopo parola.
    Non puoi che amare Lampedusa e i suoi abitanti con la loro umanità, il loro sole, il loro calore, riscopri in loro il vero senso della vita e del vivere.
    Una storia che mi rimarrà dentro come poche altre

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  8. Ho avuto il piacere di ascoltare questo libro perché da qualche tempo è l’unico modo che ho per “leggere”. Dire che è emozionante, è dire poco. È un libro che ti immerge nei paesaggi mozzafiato della Sicilia, nella storia di Salvatore e Giulia e, purtroppo, nel dramma dei migranti. Grazie per questo libro e spero di avere l’occasione di ascoltare altri suoi libri.

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      1. Grazie a te per questa meravigliosa storia e per aver permesso che possa essere anche ascoltata. Spero in un “alla prossima storia da ascoltare”.

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  9. Un libro comprato quasi per caso che mi ha conquistata ed emozionata fin dalle prime pagine. Un autore che sa leggere nell’anima delle persone, un libro che vorresti non finisse mai.
    Tiziana

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